La flora del parco nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise, comprende circa 2.000 specie di piante superiori senza cioè considerare i muschi, i licheni, le alghe ed i funghi. Tra le peculiarità floristiche, spicca il giaggiolo ( Iris marsica ) un endemismo del parco, che cresce solo in alcune località e che fiorisce tra maggio e giugno.
Sono presenti inoltre numerose e variopinte orchidee, delle quali la più bella, grande e rara è senz'altro rappresentata dalla scarpetta di Venere o pianella della Madonna ( Cypripedium calceolus ), che fiorisce negli angoli più nascosti, tra maggio e giugno. Un'altra rarità è senz'altro rappresentata dal pino nero di Villetta Barrea ( Pinus nigra ), una specie relitta risalente probabilmente al Terziario; si tratta di una varietà esclusiva del Parco, localizzata in alcune zone della Camosciara e della Val Fondillo.
Tra le conifere spontanee, troviamo, inoltre, il pino mugo ( Pinus mugo ), un relitto glaciale che occupa la fascia vegetazionale tra la faggeta e la prateria di altitudine anch'esso localizza to prevalentemente nella zona della Camosciara.
Ma il paesaggio vegetale predominante del Parco è costituito dalle foreste di faggio: il nome scientifico di questa specie, Fagus syIvatica , ricorda l'origine spontanea di questa specie sulle montagne dell'Italia appenninica, dove la presenza dei faggi risale a decine di secoli fa. Il faggio è infatti l'albero più comune del Parco e generalmente cresce tra 900 e 1.800 metri di altitudine.
Le faggete occupano più del 60% dell'intera superficie del Parco e conco rrono a creare un paesaggio ricco di colori che variano al trascorrere delle stagioni. Le praterie di altitudine - che insieme a prati e radure ricoprono oltre il 30% della superficie complessiva del Parco - sono tipiche della parte alta delle montagne e occupano creste e sommità intorno ai 1.900 - 2.000 metri di quota. Qui la vegetazione è composta prevalentemente da diverse specie di Graminacee e Ciperacee cui si accompagnano nella bella stagione la gialla genziana maggiore e tantissime altre specie: genzi ane, genzianelle, primule, ciclamini, viole, anemoni, scilie, gigli, orchidee, sassifraghe, ranuncoli, asperule, dentarie, ofridi, ellebori, epatiche.
Particolarmente vistosi sono il giglio rosso ( Lilium bulbiferum croceum ), proprio di pendii assolati e asciutti, il giglio martagone ( Lilium martagon), che cresce nelle faggete meno fitte, l'aquilegia ( Aquilegia ottonis), abbondante nei pascoli e nei terreni incolti, la genziana appenninica ( Gentiana dinarica ), di un azzurro intenso, e la già citata Iris mars ica .
Il fiore più famoso dei Parco è senza dubbio la scarpetta di Venere, o pianella della Madonna ( Cypripedium calceolus ), un'orchidea gialla e nera localizzata nel cuore della riserva integrale e relitto di epoche lontane. Questa pianta, che cresce anche in località alpine, rischia l'estinzione a causa della vandalica quanto inutile raccolta da parte di turisti non educati; occorre quindi proteggerla adeguatamente.
Turismo ecosostenibile nel Parco nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise
- il paesaggio del parco;
- la fauna del parco;
- la flora del parco;
- i prodotti tipici del parco.
- il turismo nel parco;
- certificazione CETS (Carta europea del turismo sostenibile);
- percorsi turistici;
- strutture ricettive.
Guide ed escursioni turistiche nel Parco nazionale d'Abruzzo
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tratto da LA CARTA DI ROMA E I PARCHI NAZIONALI.