Durante l’esperienza del semestre di Presidenza italiana è stata promossa l’iniziativa di valorizzare le sinergie tra Capitale Naturale e Culturale.
Per questo motivo l’Italia ha, con il sostegno di tutti gli Stati Membri, elaborato la “Carta di Roma sul Capitale Naturale e Culturale”. Si tratta di un documento che punta a coniugare la necessaria conservazione dell’ambiente con il rilancio di una economia verde, identificando come centrale lo sviluppo di conoscenze, di investimenti sostenibili e di lavori “green” basati sulle interconnessioni tra Capitale Naturale e Capitale Culturale.
I territori dei Parchi Nazionali italiani ne sono l’esempio più calzante: sono ricchi non solo di biodiversità, ma in genere anche di patrimoni archeologici, storici, architettonici e artistici.
Questi patrimoni sono la testimonianza leggibile della storia di quei territori, delle origini e delle vicende delle popolazioni che li hanno vissuto per millenni, talvolta plasmando il territorio fino a renderlo ancora più unico e irripetibile. Sono la visibile testimonianza di uno storico rapporto fra natura e uomo, ma anche della convivenza con importanti ecosistemi, che hanno garantito il mantenimento di un patrimonio di biodiversità e di paesaggi tra i più ricchi in Europa.
Il primo Rapporto sulle sinergie tra Capitale Naturale e Capitale Culturale è una tappa di un percorso che vuole porre al centro il valore identitario e comune che i Parchi Nazionali rivestono all’interno del sistema delle Aree Protette quali custodi della biodiversità e, al contempo, attori nella valorizzazione delle stesse aree.
Nei territori dei Parchi Nazionali c’è, infatti, un giacimento di diversità biologica e culturale, di ecosistemi e di servizi ecosistemici essenziali al nostro benessere, ma ci sono anche prospettive economiche e sociali strategiche che possono essere valorizzate e sviluppate per offrire, soprattutto ai giovani, l’opportunità di legare il futuro alle straordinarie risorse naturali e culturali che sono patrimonio del Nostro Paese.
Ricostruire la storia della presenza umana e i principali passaggi storici delle popolazioni di questi territori, arricchire questa narrazione con la descrizione dei beni culturali presenti nei Parchi nazionali, evidenziando con approfondimenti quelli di maggior valore storico, archeologico e artistico, serve per mettere a sistema una serie di informazioni finora disponibili in maniera frammentata.
In quest’ottica, la Direzione Generale per la Protezione della Natura e del Mare, con il supporto della Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile, ha realizzato questa indagine tesa a conoscere la consistenza dei beni archeologici e artistico-architettonici di interesse storico presenti nei Parchi Nazionali.
tratto da LA CARTA DI ROMA E I PARCHI NAZIONALI.