La Regione Lazio, in sintonia con una domanda più diffusa di protezione e salvaguardia ambientale, per mezzo della legge quadro regionale sui parchi e riserve naturali del 28 novembre 1977 ha istituito, fino ad oggi (Luglio 1991), 24 aree protette di notevole interesse paesaggistico, floro-faunistico e storico-culturale. Questa pubblicazione vuole essere un valido e semplice supporto, una guida non meno che uno strumento conoscitivo per insegnanti e studenti, interessati a conoscere questo patrimonio che fa del Lazio una delle Regioni più ricche di verde "protetto" del nostro Paese. Nel 1991 1' Assessorato ai Parchi, d'intesa con il Provveditorato agli Studi di Roma ha realizzato un primo intervento divulgativo della conoscenza dei Parchi regionali presso le Scuole Medie di Roma e Provincia.
5.000 ragazzi partecipano con i loro insegnanti a questa esperienza coordinata, che proseguirà con un concorso e una mostra fotografica realizzata dagli stessi studenti. Oltre la fase della tutela giuridico-urbanistica dei Parchi e delle Riserve naturali, la Regione Lazio vuole impegnarsi concretamente per la valorizzazione culturale e turistica di queste aree protette, alcune delle quali molto suggestive e ancora poco conosciute.
Il Lazio intero, con i suoi paesaggi naturalistici e le rilevanti testimonianze degli Equicoli, di arte etrusca, medievale, rinascimentale, costituisce una risorsa immensa per inventare e realizzare itinerari di cultura e turismo ecologico, percorsi turistici altrettanto validi di quelli classici, dedicati a Roma e al suo immediato entroterra. Questa proposta si rivolge in particolare ai giovani, alle loro famiglie, agli educatori scolastici, presso i quali sappiamo che vi è una grande sensibilità ai temi naturalistici ed ambientali.
È solo il primo passo che abbiamo compiuto in questa direzione. La collaborazione tra la Regione Lazio e il mondo della Scuola può dare ancora molti frutti, se il lavoro intrapreso potrà avere un seguito e se susciterà, come mi auguro, l'interesse e la partecipazione dei giovani.
Vi sono luoghi, frammenti di territorio scampati al dissesto ambientale che, come natura primitiva e incontaminata, hanno molto da insegnarci e non richiedono grandi interventi per restare integri, conservati per il futuro e salvaguardati per l'avvenire.
A difesa di queste aree, da oltre un secolo va progredendo nella coscienza e nella cultura dell'uomo l'idea magica e ispiratrice del parco.
Nel marzo 1872, con l'istituzione, negli Stati Uniti, del parco nazionale di Yellowstone (circa ottocentomila ettari di area protetta "a godimento e beneficio del popolo") il mondo ha conosciuto l'alba della moderna era dei parchi.
Già nel passato alcune zone erano state sottoposte a vincoli di carattere naturalistico, pur con lo scopo primario di riserve faunistiche, a cui attingere per scopi principalmente venatori. Ora, un po' ovunque, parchi e riserve naturali hanno incominciato a nascere nella nuova ottica di conservazione e di recupero di beni ambientali di un certo valore faunistico, floristico, culturale, paesaggistico.
In Italia, attualmente (Luglio 1991), la superficie delle aree protette non va oltre il 4,3% del territorio nazionale e di questa superficie circa settemila chilometri quadrati sono da ascriversi a parchi regionali, quattromila a parchi nazionali e duemila a riserve, zone umide etc. In termini orientativi, si indica che il territorio da proteggere dovrebbe essere globalmente prossimo al 10% del territorio nazionale, come suggerito dalle associazioni ambientaliste. Purtroppo in Italia il patrimonio naturale è stato spesso ridotto a elemento di contorno dell' espansione turistica ed è stato inteso, sia sotto il profilo normativo che culturale, come sussidiario del patrimonio artistico del Paese. Inoltre l'Italia registra obiettive inadempienze dal punto di vista legislativo e attuativo, che spesso portano a parchi e riserve solo formalmente istituiti ma mancanti di organismi di gestione, regolamenti, fondi e personale di vigilanza.
In queste carenze talvolta hanno supplito le Regioni, e tra queste il Lazio, con l'istituzione di parchi e riserve "regionali, spesso coincidenti con comprensori naturali non ancora trasformati dalle attività umane, idonei per locazione ad assolvere finalità composite tra le quali, accanto all'esigenza prioritaria della conservazione, trovino giusto posto gli scopi educativi, ricreativi e del tempo libero dei cittadini.
Alle soglie del terzo millennio, le aree protette hanno acquisito una dimensione e un ruolo fondamentale nella prospettiva dello sviluppo. La politica della conservazione, indissociabile da quella della razionalizzazione li un uso del territorio, non disgiunta da una dimensione economica e sociale, fa dei parchi e dei flussi su li essi orientati l'obiettivo principe di una migliore e più corretta fruizione dei medesimi.
La Regione Lazio, sensibile a tali problematiche, nell' ottica di un corretto recupero e di una attenta salvaguardia delle sue notevoli bellezze, sia naturalistiche che storico-culturali, si pone in prima linea, con le aree protette già costituite e quelle di futura istituzione, nello viluppo di una valida politica ambientale che le garantisca un ruolo guida e propulsivo nell'ambito di una irrinunciabile protezione e valorizzazione dell'ambiente.
Parco Nazionale d'Abruzzo - Orso Marsicano - Orso Bruno - Lupo - Fauna Protetta - Flora Protetta -