Il
parco regionale dell' Appia Antica, che si estende dalle
mura Aureliane
sino ai Comuni di Marino e Ciampino per 2.500 ha, è di notevolissimo interesse
per il suo patrimonio culturale legato alla più famosa delle antiche strade
romane, eppure gli aspetti naturalisti ci di quest'area protetta non sono
affatto da sottovalutare. Tale zona rappresenta il più bell'esempio della
campagna romana, giunto quasi intatto al giorno d'oggi.
Il parco si snoda fra
la via Appia Nuova e la via Ardeatina, lungo a valle dell' Almone.
Vegetazione.
Le specie vegetali annoverano, primi fra tutti, i famosi cipressi che bordano l'Appia Antica, nonché aceri, olmi, fichi; lungo i fossi nell'area del parco allignano i canneti.
Fauna.
Molto interessante la fauna, che spesso ha trovato nelle antiche rovine e nelle cave abbandonate un habitat ottimale. Fra i mammiferi ricordiamo istrici, ricci, donnole, faine, conigli selvatici. L'avifauna è ricca e variata; civette, barbagianni, allocchi, gheppi e nibbi ;sono fra i rapaci notturni e diurni. Merli, pettirossi, capinere e usignoli sono fra i passeracei più comuni della zona e in alcuni periodi dell'anno è possibile trovare storni, allodole e quaglie.
Storia e cultura.
Per ciò che riguarda le emergenze storico-culturali si può affermare che questo parco è di gran lunga il più importante, dal punto di vista archeologico, di tutta la Regione. Notevoli sono le vestigia di epoca romana e fra queste ricordiamo la Tomba di Cecilia Metella, vari mausolei, numerose ville e resti di monumenti religiosi, il Circo di Massenzio e la Basilica dei SS. Nerea e Achilleo.
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